Avrei voluto iniziare, naturalmente in ritardo, il 2009 con un bilancio del mio anno passato da questa parte della rete ma, al solito, il mondo va avanti per la sua strada mentre io resto a rigirarmi i pollici.
Palm ci riprova per, forse l’ultima volta. Qualche anno addietro, dopo aver avuto il monopolio dei device palmari, avrebbe avuto in mano il mercato dei netbook con il foleo, eee ante litteram (ma con display da 10 pollici e 5 ore di autonomia). Il progetto rimase lettera morta a poche settimane dal lancio, tanto che oggi, dopo appena due anni, non se ne trovano tracce neanche tra gli usati di ebay.
Stavolta con il palm pre pare poter scuotere il mercato dei telefoni. Stavolta non ha inventato niente di nuovo, anzi si sta infilando nella nicchia di mercato presidiata da Iphone di Apple. Il telefono, con una siluette molto morbida, ha qualche asso nella manica che poterbbero trasformarlo in un prodotto vincente. Il sistema operativo linux e le applicazioni interamente programmabili utilizzando html (5), css e javascript possono essere la mossa vincente scalzando il nascente Android dalla lista dei sistemi di punta del 2009 . Se il telefono rispetterà tutte le aspettative non ci saranno nuove tecnologie da imparare per poterlo programmare e si potrebbe, da subito, sfruttarlo al meglio. O almeno provarci.
L’importante è che Palm si affidi a standard ben consolidati e non faccia colpi di testa, il connettore usb standard e l’ambiente w3c sembrano andare nella giusta direzione. Anche il prezzo, indicato non ufficialmente intorno ai 200$ USA(anche se ho paura che si tratti del prezzo con in omaggio il solito contratto capestro con qualche compagnia telefonica), mi pare quello giusto per contrastare l’iphone, il suo rivale naturale.
Purtroppo, e lo dico da utente palm della prima ora, ci sono tutte le premesse perché Palm ci dimostri quanto in fondo riesce a scavare degli spettacolari buchi nell’acqua. Insomma ci sono tutte le condizioni per temere che si stia preparando ad una delle sue solite performance: periferiche che sulla carta si rivelano ottime arrivano sul mercato quando ormai obsolete oppure con prezzi troppo alti.
Ancora è presto per azzardare previsioni e confronti con altri telefoni già commercializzati, Palm prevede di lanciare il prodotto sul mercato questa primavera. Sulla carta le potenzialità del prodotto sono buone ma tre mesi sono un’eternità. In tempi di recessione, poi, il lancio potrebbe rivelarsi una corsa contro il tempo persa in partenza.
Spero di no ed incrocio le dita.