Mille icone per me, posson bastare

Icone d\'esempio tratte dalla collezione silk di Mark James

Una la voglio perché il testo devo formattare, una mi serve perché voglio salvare… Mi fermo qui con la citazione perché più di tanto non riesco a fare.

Primo luglio, il sole splende, il caldo è afoso e mi trovo a scrivere di un set di mille, diconsi mille, icone da utilizzare per lo sviluppo di applicazioni web.

Non vi racconterò di come sia riuscito a trovare queste icone perché non me lo ricordo più, vi basti sapere che ci sono inciampato sopra durante i primi approcci con la libreria javascript extjs.

Comincerò subito con l’unica vera critica che si può avanzare: 16×16 pixel possono essere troppo pochi per una icona ed il suo creatore ha chiaramente scritto sul sito che non ha intenzione di ricreare il set a diversa risoluzione. Qualche prova con gimp mi ha confortato sulla possibilità di ridimensionare le icone a 24×24 pixel senza perdere troppo in definizione, devo ammettere di aver provato solamente con le icone che vedete nell’immagine che illustra questo post e che bisognerebbe fare dei test più estesi ma non ne ho, per ora, il tempo.

La licenza con cui sono distribuite è la Creative Commons Attribution e quindi non avete da fare altro che percorrere il link scaricare l’intero set e cominciare ad esplorarne le potenzialità (ricordate di rispettare l’attribuzione richiesta dalla licenza se le utilizzate per altro che non siano prove e test).

Io, da canto mio ho intenzione di utilizzarle per la creazione di una piccola applicazioncina per la generazione di sprites css. Questa, però, è un’altra storia di cui vi terrò informati via via che l’esperimento procede.

Context Free ~ Arte Libera da Contesto

ContestFree Sample

Chi l’ha detto che le grammatiche libere sono noiose? Da qualche giorno mi sono imbattuto in un programma che permette di creare grafica a partire da grammatiche libere che ognuno può creare. Ci vuole qualche tentativo prima di cominciare a prendere confidenza con il linguaggio, complice la mancanza di una chiara documentazione o la mia inettitudine nel trovarla 😉

In ogni caso i risultati sono affascinanti a fronte di un piccolo impegno iniziale.

Il programma si chiama ContextFree ed è disponibile per tutti i maggiori sistemi operativi (e quindi oltre che per Linux e Mac Os anche per MS Windows qualcosa). Il suo creatore lo descrive nella home page con uno stile che giudicare terso e conciso è un eufemismo e non voglio rovinarvi la sorpresa di percorrere il link. Sempre dal sito, per chi non è shell addicted, si arriva ad un front-end grafico che permette di semplificare la scrittura delle grammatiche (poco) e la visualizzazione dei risultati. Se volete risparmiarvi la ricerca dell’indirizzo è: http://www.dospeixos.net/projects/contexteditor.

La versione Linux ha bisogno di essere compilata (ma questo sicuramente non spaventerà il pubblico del programma) e richiede le libpng, che dovrebbero essere comunque presenti nella vostra distribuzione nella versione runtime: installatene anche la versione sorgente.

Avessi trovato il programma ai tempi di Paradigmi di programmazione, forse, mi sarei annoiato un po’ meno.

E questo è tutto.

[1]: “qualcosa” visto che non ho modo di provarlo e sul sito non si dice nulla di window vista